L’ordine della vita si fonda sull’associazione dei contrasti. Questa unione non serve a rendere più bello l’opposto, ma a rivelare l’errore. La giustizia valuta la situazione con le sue due bilance e giunge a una conclusione. C’è una sola conclusione, che non contiene contrasti: essa valuta e separa. Questo è il senso della manifestazione del contrasto nell’ordine.

L’arte è l’espressione dell’infinito nel finito. Gli esseri umani possono comprendere il segreto dell’universo e della vita riflettendo sull’arte. Noi siamo messaggeri che esplorano l’universo e lo presentano alle persone attraverso riferimenti, simboli e allegorie. Non abbiamo il potere di giudicare o valutare una situazione. Possiamo solo cercare di esprimere le nostre percezioni, a noi stessi e a chi lo desidera, attraverso i simboli. Le nostre deduzioni concettuali determinano le nostre azioni, le azioni tracciano il nostro cammino, il cammino definisce la nostra bilancia e l’ordine emette il suo giudizio.