Vivo in una casa dove la vita e l’arte si intrecciano, affrontando ogni giorno con l’entusiasmo di una nuova creazione.

L’arte dell’ebro ha radici che risalgono al IX secolo ed è una tradizione profonda che si è diffusa dall’Osmanli in Europa come “Carta Turca”. Io cerco di portare una nuova visione a questa arte, fondendo i materiali tradizionali dell’ebro con un approccio moderno. Per me, l’ebro non è solo un’arte decorativa, ma un viaggio meditativo, un processo di scoperta interiore. Nei miei lavori, invito lo spettatore a partecipare a questa scoperta, offrendo allo stesso tempo una finestra nel loro mondo interiore.
Ho assunto un ruolo pionieristico nell’adattare l’ebro sulla stoffa, creando le “trappole per sogni”. Questi simboli riflettono il mio mondo onirico e il mio inconscio, rappresentando viaggi interiori e profondità oniriche. I movimenti dell’ebro sull’acqua, con le sue forme, trascinano lo spettatore in atmosfere simili a sogni, offrendo un viaggio nel mondo dell’inconscio. Le “trappole per sogni” non solo portano i significati profondi dell’arte tradizionale nel presente, ma mirano anche a unire elementi culturali diversi.
Per me, l’ebro è sempre stato un’espressione di viaggio interiore, scoperta e legame profondo.